Anche se l’artrosi non può essere curata, riconoscerla precocemente e trattarla può rallentarne la progressione, alleviare il dolore e ripristinare la funzione.
Fondamentale è la correzione dei fattori predisponenti: ridurre o modificare le attività che provocano dolore, siano queste lavorative o sportive; incrementare l’attività fisica moderata; evitare posture e movimenti usuranti.
Nelle persone sovrappeso è fondamentale associare una dieta per ridurre il carico sulle articolazioni, soprattutto su anca, ginocchio e colonna vertebrale. In una persona sovrappeso, la perdita di 5 kg riduce di circa il 50% il carico sulle articolazioni.
I FARMACI
Gli antiinfiammatori possono aiutare a ridurre l’infiammazione. Le iniezioni di cortisone o di acido ialuronico possono dare un sollievo temporaneo al dolore e al gonfiore. Talvolta si possono abbinare degli integratori alimentari per aiutare la cartilagine.
LA FISIOTERAPIA
L’esercizio fisico attivo rappresenta il miglior modo per mantenere le articolazioni in buone condizioni. Un programma di esercizi equilibrato e bilanciato favorisce la lubrificazione delle articolazioni, migliora l’ampiezza di movimento e rinforza i muscoli riducendo il carico articolare e, di conseguenza, dolore e infiammazione.
In alcuni casi possono essere necessari dispositivi di supporto che riducono la sollecitazione sull’articolazione e sgravano il carico; si può trattare di tutori, plantari, ortesi si scarico, stecche, bendaggi, fino ad arrivare all’utilizzo transitorio (o definitivo) di ausili per il cammino, come ad esempio stampelle, bastoni o deambulatori.
L’utilizzo di ghiaccio o di calore può essere utile all’articolazione malata per brevi periodi, più volte al giorno. Il vostro fisioterapista vi consiglierà di abbinare agli esercizi un’attività fisica a basso impatto come lo stretching, il nuoto o la camminata.
L’INTERVENTO CHIRURGICO
Se i trattamenti conservativi non arrestano il dolore o se con il tempo perdono la loro efficacia, la chirurgia può essere presa in considerazione.
La decisione di trattare chirurgicamente un’articolazione artrosica dipende dall’età e dal livello di attività del paziente, dal grado di artrosi e dalla velocità con cui il fenomeno di usura è progredito.
Le opzioni chirurgiche per il trattamento dell’artrosi prevedono, nelle fasi precoci, interventi in artroscopia per agire, in modalità mini-invasiva, sulle iniziali sofferenze articolari; oppure interventi più impegnativi come le osteotomie, che correggono eventuali difetti di carico, soprattutto nel ginocchio.
La chirurgia protesica si rende necessaria nelle forme di usura ormai avanzate dove bisogna sostituire le superfici articolari con componenti meccaniche artificiali. Questa tipologia di intervento è ormai largamente diffusa e consente, soprattutto per alcune articolazioni come l’anca, di eliminare il dolore e ristabilire ottimi livelli di qualità della vita.
La chirurgia protesica, che era partita dall’anca ormai parecchi decenni orsono, si è allargata anche ad altre articolazioni come il ginocchio, la spalla e, da ultima, la caviglia.
Chirurgia protesica articolare è possibile applicarla, anche se con minore frequenza, anche alle piccole articolazioni della mano o al gomito.
INFINE, LA BIOTECNOLOGIA
La biotecnologia, ossia la scienza che studia l’impiego di nuovi ritrovati della ricerca tecnologica per il supporto alla medicina, si sta evolvendo in maniera piuttosto rapida e sta via via introducendo terapie e tecnologie che possano portare a una rigenerazione anche della cartilagine e dei tessuti, attraverso l’utilizzo di cellule stesse del paziente.