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Ginocchio: lesione del legamento crociato posteriore

Il crociato posteriore è un importante legamento del ginocchio che, insieme al crociato anteriore, frena le componenti di scivolamento posteriore. I due legamenti, infatti, costituiscono il cosiddetto “pivot centrale” che, in sinergia con le restanti strutture capsulo-legamentose, rendono stabile il ginocchio.

Le lesioni del Legamento Crociato Posteriore sono quasi sempre causate da un importante impatto, molte volte per traumi sportivi. Il LCP spesso si rompe quando si colpisce il ginocchio piegato contro un oggetto molto duro (ad esempio, il cruscotto in un incidente stradale o un avversario durante una prestazione sportiva) oppure quando si cade battendo il ginocchio piegato. Quando si rompe i pazienti riferiscono disturbi in fase di decelerazione della corsa, scendendo le scale o camminando sulle pendenze e con le torsioni in generale.

La diagnosi medica di rottura si avvale dei test di traslazione posteriore della tibia (cassetto posteriore) e di esami strumentali come rx in stress posteriore di tibia e risonanza magnetica.

TRATTAMENTO CONSERVATIVO

In generale le lesioni isolate del legamento crociato posteriore guariscono da sole con il tempo, ma è importante fare una diagnosi precoce di rottura di questo legamento per tentare di farlo guarire in una posizione stabile, piuttosto che in una posizione allungata e non funzionale. Si utilizza a tal proposito un tutore di tipo “jack” associato ad uno specifico percorso rieducativo. La rieducazione ha l’obiettivo di far cicatrizzare correttamente il legamento in posizione di accorciamento e di potenziare la muscolatura stabilizzante del ginocchio, in particolare del quadricipite. Il Fisioterapista imposta un programma di lavoro con carichi progressivi che porti gradualmente il paziente al completo recupero della funzionalità del ginocchio.

TRATTAMENTO CHIRURGICO

La soluzione chirurgica viene presa in considerazione qualora vi siano lesioni concomitanti su altre strutture, una traslazione posteriore di tibia maggiore di 8mm e in caso di instabilità articolare percepita. Generalmente la tecnica di ricostruzione chirurgica del LCP prevede un trapianto di tessuto prelevato da un donatore o mediante un trapianto di tessuto (di solito il tendine quadricipitale) prelevato dal paziente. L’intervento viene eseguito per via artroscopica, cioè mediante piccoli fori della pelle e l’utilizzo di telecamere e strumenti miniaturizzati. Questa tecnica, soprattutto utilizzando il tessuto di un donatore e quindi senza creare danni aggiuntivi al paziente dovuti al prelievo di un tessuto proprio, dà ottimi risultati anche in termini di velocità di recupero funzionale. Immediatamente dopo l’intervento si deve iniziare la Fisioterapia per mantenere libero il movimento del ginocchio e potenziare gradualmente la muscolatura. Il paziente dovrà indossare un tutore “Jack” per qualche mese per ridurre lo stress sulla parte posteriore del ginocchio. Per le prime 4-6 settimane l’arto operato dovrà restare in scarico per poi caricarlo gradualmente fino ad abbandonare le stampelle quando sarà possibile camminare senza zoppicare. Il ritorno all’attività sportiva agonistica è previsto dopo 6-10 mesi dall’intervento chirurgico, periodo variabile a seconda se si tratta di una ricostruzione del solo LCP o, come spesso accade, di ricostruzioni legamentose multiple.

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fabioparolini