Scroll to top

La spalla congelata

La spalla congelata (in inglese frozen shouldere conosciuta anche comecapsulite adesiva o capsulite restrittiva), è una patologia che colpisce la spalla e in particolare la sua capsula articolare: quel manicotto di tessuto connettivo denso che avvolge l’articolazione, stabilizzando le due ossa che la costituiscono (testa dell’omero e glena della scapola).

La spalla in breve tempo diventa rigida e dolente tanto da compromettere l’esecuzione delle normali attività quotidiane.

I SINTOMI

In condizioni di normalità la spalla consente un’ampia gamma di movimenti grazie alla sua conformazione anatomica. Quando si sviluppa la spalla congelata, invece, la capsula diventa stretta e si ispessisce, sviluppando spesso aderenze e compromettendo anche le strutture anatomiche vicine. Tutto ciò porta a dolore e a progressiva riduzione del movimento in diverse direzioni, in particolare nelle rotazioni. In altri termini la limitazione è presente sia quando il soggetto tenta di muovere attivamente il braccio, sia quando questo viene mosso dal medico o dal Fisioterapista. Quest’ultimo segno è tipico della patologia e la distingue da altre condizioni dolorose della spalla: come la lesione della cuffia dei rotatori, le sindromi da conflitto scapolo-omerale o le tendiniti.

Il dolore di unaspalla congelata è di solito persistente e può raggiungere livelli molto alti. Tipicamente è più forte al mattino e quando si muove il braccio. Il dolore in genere è localizzato sopra la zona antero-esterna della spalla e talvolta si irradia al braccio.

Si tratta di una condizione subdola, con un esordio spesso poco chiaro, ma che può durare anche per parecchio tempo.

LE CAUSE

Le cause della spalla congelata ad oggi non sono pienamente comprese. Non c’è una chiara connessione con il braccio dominante o con il lavoro. Alcuni fattori possono mettere una persona più a rischio di soffrirne:

  • colpisce più frequentemente soggetti di età compresa tra i 40 ed i 60 anni
  • colpisce maggiormente le donne, che hanno un rischio doppio/triplo rispetto agli uomini
  • problemi di diabete sono presenti nel 10-20% delle persone affette da spalla congelata
  • malattie della tiroide, ipercolesterolemia e malattie cardiache sembrano avere connessioni con la spalla congelata
  • la spalla congelata può svilupparsi in seguito ad una immobilizzazione prolungata a seguito di un intervento chirurgico, una frattura o altre lesioni. Dopo un infortunio o un intervento chirurgico è opportuno attuare precocemente un adeguato piano riabilitativo proprio per evitare l’instaurarsi di rigidità e ridurre, quindi, il rischio di spalla congelata.
LA DIAGNOSI

Lo studio della sintomatologia abbinato all’anamnesi del paziente e ad alcuni test specifici consente, normalmente, la diagnosi clinica della patologia.
Il medico può però decidere di svolgere ulteriori indagini diagnostiche come una radiografia per accertarsi che non vi siano lesioni specifiche o segni di artrosi. In casi selezionati si utilizzala risonanza magnetica o l’ecografia.

IL TRATTAMENTO

La spalla congelata in genere migliora con il tempo, anche se può richiedere alcuni mesi.

Più del 90% dei pazienti migliora con il trattamento conservativo che ha come obiettivo controllare il dolore e ripristinare il movimento e la forza.

  • Farmaci anti-infiammatori non steroidei:
    farmaci come il Nimesulide o l’Ibuprofene (dietro prescrizione del proprio Medico) possono ridurre il dolore.
  • Cortisone:
    per via sistemica o mediante infiltrazione locale, a seconda dei casi, può essere una scelta nei casi particolarmente problematici. Particolare attenzione deve essere posta nell’impiego del cortisone in pazienti diabetici
  • Fisioterapia:
    esercizi specifici aiuteranno a ripristinare il movimento. Questi possono essere eseguiti sotto la supervisione di un fisioterapista o tramite un programma a casa. La terapia comprende stretching e mobilizzazioni della spalla con assoluto rispetto del dolore. A volte il calore viene utilizzato per contribuire a riscaldare e rendere più trattabile la spalla prima gli esercizi di stretching.
  • Agopuntura:
    può apportare spesso molti benefici riducendo gli effetti collaterali

 

Il trattamento chirurgico viene preso in considerazione se, dopo almeno 6 mesi di trattamento Fisioterapico e farmacologico adeguato, il dolore e la limitazione appaiono ancora importanti.

Lo scopo della chirurgia della spalla congelata è quello di liberare la capsula articolare irrigidita.

La proposta più comune è l’artroscopia della spalla durante la quale il chirurgo, in modo molto selettivo, riesce ad agire sulle restrizioni e sulle aderenze che si sono formate e a ridare movimento all’articolazione.

Dopo l’intervento sarà assolutamente necessaria la fisioterapia per mantenere la mobilità ottenuta e ripristinare la funzionalità della spalla.

Anche se il recupero sarà molto lento, l’affidarsi a personale altamente qualificato e il vostro impegno nellafisioterapia sono i fattori più importanti che influenzeranno il ritorno alle normali attività di tutti i giorni.

Author avatar
fabioparolini